Sostegno psicologico e psicoterapia infanzia e adolescenza

L’infanzia e l’adolescenza sono due fasi dello sviluppo in cui l’individuo affronta numerosi cambiamenti che avvengono sul piano fisico, del pensiero, affettivo e comportamentale. Un percorso di psicoterapia può aiutare i bambini e gli adolescenti che stanno vivendo delle difficoltà con le proprie emozioni, nel comportamento, o che stanno affrontando degli eventi stressanti o traumatici (come la perdita di una figura significativa, la separazione dei genitori, un cambiamento importante).

I problemi maggiormente trattati sono gli stati di ansia, le situazioni di blocco emotivo (difficoltà a esprimere le proprie risorse cognitive e affettive, inibizioni di varia natura), difficoltà che coinvolgono l’alimentazione e le manifestazioni di aggressività (verso i coetanei, verso bambini di età diversa, verso uno o entrambi i genitori, verso un fratello o una sorella, verso altre figure adulte, o indirizzate verso se stessi). Un sostegno psicologico può essere indicato, in presenza di difficoltà limitate,  puramente a scopo di prevenzione e sostegno, nel  caso di un disturbo conclamato, è necessario intervenire con un percorso di psicoterapia.

Psicoterapie adulti

I disturbi d’ansia
L’ansia e la paura sono emozioni normali, che proviamo tutti. Queste emozioni hanno la funzione di segnalare situazioni pericolose o spiacevoli e, entro certi livelli, sono necessarie a ciascuno di noi perché ci consentono di affrontare le situazioni temute ricorrendo alle risorse mentali e fisiche più adeguate. Infatti, attivano il sistema di allarme e sopravvivenza, che ci permette di rispondere al meglio anche nelle situazioni più difficili, attraverso la reazione detta “fight or flight or freeze”: siamo pronti a scappare, a lottare o ad immobilizzarci, pur di sopravvivere. Quando l’attivazione del sistema di ansia è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle situazioni, però, siamo di fronte a un disturbo d’ansia, che può complicare notevolmente la vita di una persona e renderla incapace di affrontare anche le più comuni situazioni. I disturbi d’ansia conosciuti e chiaramente diagnosticabili sono i seguenti:

Fobia specifica

Disturbo di panico e agorafobia 

Fobia sociale

Disturbo post-traumatico da stress

Disturbo d’ansia generalizzato

Disturbo Ossessivo Compulsivo e Correlati

Nell’ultimo manuale per la classificazione diagnostica DSM 5, la categoria Disturbo Ossessivo Compulsivo e Correlati comprende: il Disturbo Ossessivo Compulsivo, Il Disturbo da Accumulo, la Tricotillomania e il Disturbo da Escoriazione della pelle.

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo
(conosciuto anche come DOC) è un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, immagini, o impulsi intrusivi e ripetitivi, percepiti come incontrollabili da chi li sperimenta. Tali idee sono sentite come disturbanti e solitamente giudicate come infondate o eccessive.  Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali che permettono di alleviare momentaneamente il disagio provocato dalle ossessioni.

Il disturbo da Accumulo
Questo disturbo è caratterizzato dalla difficoltà di gettare via o di separarsi da oggetti propri, indipendentemente dal loro reale valore. Liberarsi da questi oggetti genera un forte disagio, pertanto, la persona si trova a non poter buttare via alcunché generando una condizione di ingombro degli spazi vitali propri e spesso dei familiari che si trovano vicino alla persona stessa.

La Tricotillomania
La manifestazione principale della Tricotillomania è il ricorrente strapparsi peli o capelli. Le zone più comuni sono il cuoio capelluto, le sopracciglia e le ciglia. Le persone con questa problematica hanno provato più volte a interrompere il comportamento senza riuscirvi, ma ciò che riferiscono rispetto allo strappare i peli è che questo “allevia tensione o da piacere e gratificazione”. Solitamente il comportamento compulsivo è messo in atto in solitudine magari mentre si legge o si guarda la tv. A volte è un comportamento deliberato e cosciente, ma la maggior parte delle volte è automatico e non consapevole.
I danni di questo disturbo possono arrivare fino all’alopecia, a dermatiti della pelle oltre che a compromissioni psicosociali, perché la persona potrebbe vergognarsi del proprio aspetto ritirandosi.

I Disturbi alimentari
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) consistono in disfunzioni del comportamento alimentare e/o in comportamenti finalizzati al controllo del peso corporeo, che danneggiano in modo significativo la salute fisica e il funzionamento psicologico. Negli ultimi anni i disturbi del comportamento alimentare sono aumentati: l’ideale di magrezza e di linea perfetta è sempre più diffuso. Colpiscono ogni strato sociale, con una forte prevalenza nel sesso femminile, circa il 90% delle persone affette da questi disturbi è di sesso femminile.
Insorgono generalmente nell’adolescenza, anche se sono in aumento i casi di bambini ed adulti.
I principali disturbi del comportamento alimentare sono:

Anoressia Nervosa 

Bulimia Nervosa 

BED (Binge Eating Disorder)

Soffrire di un disturbo alimentare sconvolge la vita di una persona; sembra che tutto ruoti attorno al cibo e alla paura di ingrassare. Cose che prima sembravano banali, ora diventano difficili se non impossibili e motivo di forte ansia, come andare in pizzeria o al ristorante con gli amici o partecipare ad un compleanno o ad un matrimonio. Spesso i pensieri sul cibo assillano la persona anche quando non è a tavola, ad esempio è a scuola o sul lavoro. Terminare un compito diventa difficilissimo perché sembra che ci sia posto solo per i pensieri su cosa si “debba” mangiare, sulla paura di ingrassare o di avere un’abbuffata.
Una caratteristica, quasi sempre presente, in chi soffre di un disturbo alimentare, è l’alterazione della propria immagine corporea che può giungere a configurarsi in un vero e proprio disturbo. La percezione che la persona ha del proprio aspetto, ovvero, il modo in cui nella sua mente si è formata l’idea del suo corpo e delle sue forme, sembra influenzare la sua vita più della propria immagine reale.

Le dipendenze
Per dipendenza si intende un’alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica.
La dipendenza provoca l’incapacità di controllo di un’abitudine sia fisica che psicologica. Nel caso fisico l’individuo dipendente farà uso di sostanze aumentando sempre la dose per poter ottenere lo stesso effetto di piacere. Nel caso psicologico, l’oggetto della dipendenza diventerà un desiderio ossessivo da cui non potrà farne a meno, può essere ad esempio l’alcol, la droga, il gioco d’azzardo, il cibo.
Le dipendenze più diffuse sono:

La tossicodipendenza e l’abuso di sostanze stupefacenti

Pornodipendenza: quando il sesso diventa ossessione

Ludopatia: la dipendenza da gioco d’azzardo

Dipendenza da cibo, e il suo contrario anoressia e bulimia

L’Internet Addiction Disorder

Dipendenza affettiva